Ricerca sulla Storia del Balletto Classico

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Carla Fracci, la più famosa ballerina italiana
Carla Fracci, la più famosa ballerina italiana

Il balletto classico è un tipo di rappresentazione coreografica che nasce a partire dal Rinascimento dalle composizioni dei maestri di ballo presso le corti italiane e francesi. In Italia nacque un “progenitore” del balletto classico: la danza di corte, ovvero dei balletti inseriti nelle feste dei nobili. dopo il Rinascimento il balletto trovò terreno fertile in Francia, sotto il regno di Luigi XIV di Francia, (re sole) che permise ai migliori artisti di lavorare senza preoccupazioni, garantendo loro un vero e proprio stipendio. Ottimo ballerino lui stesso, il Re Sole nobilitò con la sua presenza i balletti di corte e si servì, tra gli altri, del compositore di origine italiana Giovanni Battista Lulli. Le trame erano quasi tutte ispirate a leggende e a miti greci e latini, rielaborati per celebrare la figura del re e il trionfo delle arti.
Dopo la morte di Luigi XIV, avvenuta nel 1715, il balletto conobbe un periodo di declino e tornarono le danze di corte. In questo periodo il balletto resta nelle mani delle prime grandi professioniste, come la sedicenne Marie Anne Cupis che nel 1726 debuttò all’Opera di Parigi. Furono le grandi virtuose e i loro maestri che, nel XVIII secolo, svilupparono la tecnica della danza classica; nello stesso periodo i maestri di danza italiani diffondevano l’arte del balletto anche in Austria e Russia.
Ora la danza stava per entrare nell’epoca che l’avrebbe vista protagonista, l’epoca romantica. In quest’ epoca cambiarono i soggetti grazie alla rivoluzione francese, che passarono da temi mitologici a temi riguardanti la vita rale. Molti artisti furono costretti ad intraprendere viaggi per trovare una nazione che li sapesse accogliere.
L’Ottocento lo si può considerare il secolo della “ballettomania”, con la nascita di teatri e scuole di danza “professioniste”annesse. Una grande ballerina in questo periodo fu Maria Taglioni, che nel balletto “La Silphide” indossò per prima le scarpette da punta e il tutù romantico, diventando il simbolo del balletto classico ottocentesco.
Il balletto conobbe il suo periodo di maggiore splendore, anche perché il Romanticismo scelse questa forma di spettacolo per esprimere i suoi ideali artistici. nella seconda metà del XIX secolo, l’arte del balletto acquistò grandissima importanza. Il merito fu soprattutto di un Italiano, il grande ballerino e maestro Enrico Cecchetti, che si trasferì in Russia, e formò la prima grande generazione di ballerini russi. Il mondo del balletto non subì grandi cambiamenti, fino a che nel 1909 l’impresario russo Diaghilev decise di portare a Parigi una compagnia costituita di ballerini scelti fra i migliori elementi dei due teatri: il Bol’šoj moscovita e il Marijinskij pietroburghese. L’esordio avvenne la sera del 18 maggio 1909 e lasciò tutti stupiti per un fatto: c’eano tre ballletti al posto di un grande balletto unico. Diaghilev si rese subito conto che di lì era nato il balletto moderno e una delle compagnie di maggior prestigio di sempre, Les Ballettes Russes, portatori d’innovazione . Da questo momento ci furono tantissimi grandi coreografi, e compositori come Strawinsky, Michel Fokine. A questo punto le evoluzioni del balletto sono finite, ma è possibile che tra qualche anno si risconvolga nuovamente questo mondo.

2 pensieri riguardo “Ricerca sulla Storia del Balletto Classico

    Fernando Marrafa ha detto:
    gennaio 21, 2014 alle 9:48 am

    Come posso accedere ai diplomi o portfolio professionale di danzatori italiani del 18 ° secolo come Antonio Maraffi.

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